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Il cielo

Il cielo sovrasta ed accompagna. Raccoglie le preghiere nel vento. Riversa pioggia vitale e neve che congela il tempo, un tempo antico, ancestrale.

Accompagna la notte e il giorno con i suoi colori, accarezza le nuvole. In Nepal il cielo ha uno sguardo speciale, conforta il suo popolo che troppo spesso deve combattere contro disastri naturali, povertà, condizioni difficili.

Ricordiamo che anche noi stiamo allo stesso cielo: sentiamoci parte della stessa umanità.


le montagne

Sfondo ma non per questo in secondo piano. Uomo e natura. Racchiude l'ambiente con il quale il popolo nepalese convive ogni giorno. Più o meno verdeggiante a seconda delle altitudini, piuttosto brullo ed arido a seconda delle stagioni. Immaginate terrazzamenti, foreste, ma anche distese color ocra e sfumate di grigio, marroni caldi, tappezzate qua e là da bassi arbusti forti al vento. Ed attorno e ancora più in là cime, cime alte, sempre più bianche, sempre più alte. Agricoltura (orzo) e pastorizia nomade (yak, capre, pecore e cavalli), fonti uniche di sussistenza, sono rese difficili da condizioni naturali che i nostri amici rispettano e delle quali conoscono i segreti più nascosti.


nepal per te tashi delek

UNIONE fra due lingue diverse e fra due terre lontane.

"Nepal per Te" rappresenta il mandato della nostra associazione: ogni azione, ogni pensiero, ogni progetto, saranno rivolti a Te: Nepal!

"Tashi Delek" il saluto tibetano accompagnato dalla congiunzione delle mani sul cuore e da un inchino in segno di rispetto e riverenza che merita una riflessione profonda.

Tashi: è l'augurio affinché la sorte buona ricada sulla persona a cui rivolgiamo il saluto.

Delek: significa pace universale.

A voi le interpretazioni, molto più di un saluto, non credete?


La Torretta (stupa)

Un chorten (stupa). Spicca dipinto da mani che nei secoli lo vogliono mantenere vivo. Rappresenta la cultura, la religione, la storia del popolo nepalese. Ricorda la presenza di Buddha, lungo i sentieri, sulla sommità delle cime più alte e sottili, negli altopiani desertici. Quando lo si incontra è bene superarlo sulla sinistra, in segno di rispetto.  

Abbiamo imparato a farlo anche noi, unendo le nostre preghiere e la nostra gratitudine al popolo che ci ha insegnato così generosamente ad accogliere il nostro prossimo.


lo stambecco

Anche in Nepal esiste il re della montagna, l’animale che la rappresenta. Non si chiama stambecco, ma “bluesheep”. Si somigliano: sono entrambi agili, capaci di muoversi in terreni impervi e ripidi, abituati a resistere al freddo e alle intemperie. 

Lo abbiamo voluto disegnare e potrete decidere voi se farlo sembrare più uno stambecco, o una “bluesheep”.

A noi piace pensare che sia entrambi. Vogliamo unire qualcosa di “nostro” con “qualcosa” di loro. Questo piccolo stambecchino è il simbolo dell’unione fra la nostra associazione e il paese dove abbiamo deciso di indirizzare i nostri aiuti.